Nella combinata con le gare in classico di ieri si sono imposti il russo Valentin Devjatiarov e lāucraina Valentina Shevchenko. Oltre 1600 i partecipanti nelle due giornate della Dobbiaco Cortina. Il bergamasco Bonaldi secondo allo sprint.

Cortina dāAmpezzo ā Dobbiaco, 14 febbraio 2016 ā Si risolve allo sprint la giornata skating della 39ĀŖ edizione della Dobbiaco-Cortina. A imporsi, entrambi al termine di una volta a due, due atleti trentini: Enrico Nizzi, che ha fatto valere il propri spunto veloce sul bergamasco Sergio Bonaldi, e Antonella Confortola, brava a precedere lāucraina Lada Nesterenko.
Come giĆ ieri, nella prova in tecnica classica valida per il circuito Visma Ski Classics, anche oggi si gareggiato sulla distanza dei 32 chilometri del tracciato che partiva da Braies per arrivare alla Nordica Arena di Dobbiaco, dopo essere transitati lungo la Val di Landro. Un percorso ridotto rispetto allāoriginale a causa della scarsitĆ di precipitazioni che sta caratterizzando questāinverno. Percorso, in ogni caso, anche oggi in condizioni perfette, nonostante la poca neve. Oltre 500 i concorrenti al via. Subito a prendere le redini del comando Nizzi e Bonaldi. In breve il vantaggio dei due portacolori dellāEsercito raggiunge il minuto e si stabilizza. Bonaldi cerca di andarsene nei tratti in ascesa ma Nizzi resiste, aspettando lo sprint. E lo sprint non ha storia, con Nizzi che vince (1h11.56.72 il riscontro cronometrico del trentino, 1h11.58.29 quello del bergamasco). A completare il podio lāaustriaco Niklas Liederer che regola il gruppetto degli inseguitori, arrivato con un ritardo superiore al minuto. Piazzamento dolce amaro per il āpadrone di casaā Sonny Stauder, quarto. Ā«Con Bonaldi abbiamo fatto gara dura fin dallāinizioĀ» spiega il vincitore Enrico Nizzi. Ā«Bonaldi, più distance, su ogni salita cercava di staccarmi e io, più sprinter, facevo di tutto per resistere e aspettare la volata perchĆ© sapevo di avere maggiori possibilitĆ . Ć andata bene e mi godo questo successo. Un grazie allāEsercito, che mi permette di allenarmi al meglio, e un grazie anche gli organizzatori di questa Dobbiaco Cortina che hanno allestito un tracciato davvero bello e preparato beneĀ».
Anche la gara femminile ĆØ vissuta sul duello tra due atlete: la forestale trentina Antonella Confortola e lāucraina Lada Nesterenko. E anche in questo caso la gara si ĆØ risolta allo sprint, con lāex azzurra a fare propria, per la prima volta in carriera, la Dobbiaco-Cortina. 1h16.45 il suo tempo, 1h16.48 quello dellāatleta ucraina. A completare il podio unāaltra ucraina, la portacolori del Team Futura Valentina Shevchenko (1h18.52). Ā«Sono molto contenta perchĆ© non ero mai riuscita a vincere quiĀ» commenta la vincitrice Antonella Confortola. «à stata una gara dura, non sono riuscita a staccare la Nesterenko prima e quindi sono arrivata in volata con lei. Di solito io le volate le perdo ma questa volta ĆØ andata diversamente. Quindi la soddisfazione ĆØ doppia. Ed ĆØ stata anche una bella gara corsa finalmente in un ambiente invernaleĀ». Al termine delle due giornate della Dobbiaco Cortina sono state redatte anche le classifiche della combinata. In campo maschile ha vinto il russo Valentin Devjatiarov (2h42.59 il tempo complessivo) sullo svizzero HƤnni Reto (2h50.39) e sullāitaliano Mariano Covi (2h56.02). La più brava tra le donne ĆØ stata lāucraina Valentina Shevchenko (2h53.47). Con lei sul podio Chiara Caminada (3h02.45) e la norvegese Tone Sundvor Dahl (3h07.01).
Ā«Sono state gare di qualitĆ in entrambe le giornateĀ» spiegano Marco Ghedina ed Herbert Santer, presidente e vice del comitato organizzatore. Ā«Abbiamo avuto complessivamente oltre 1600 concorrenti, provenienti da 30 nazioni e questo ĆØ un dato importante anche in chiave di promozione dei nostri territori. Importantissima in questo senso ĆØ stata anche la diretta, trasmessa in dodici paesi europei, della gara di sabato inserita nel Visma Ski Classic, il circuito che comprende le maggiori granfondo europee. Un grazie va ai tanti volontari che hanno collaborato allāevento, una manifestazione che abbiamo proposto forzatamente su un percorso diverso da quello originario a causa della scarsitĆ di neveĀ».