Pioggia, vento, neve e gelo. 429 chilometri tra Inghilterra e Scozia. È la prima sfida dell’anno per Oliviero Bosatelli, impegnato nella Montane Spine Race. Lo supportano Elle-Erre, Rock Experience e Scott.

13 gennaio. L’aereo per Manchester è quello delle ore 10.40. Palpabile la tensione sui volti di Oliviero Bosatelli e dello staff di Elle-Erre che lo scorta verso una delle imprese podistiche più impegnative dell’anno: la Montane Spine Race.
Il capitano dell’E-rock team sta affrontando un’ultra trail invernale che si snoda per l’intera Pennine Way, la spina dorsale dell’Inghilterra: un tracciato lungo 268 miglia (429 km con un dislivello di 13.135 metri) da Edale nel Derbyshire a Kirk Yetholm, oltre il confine scozzese attraverso alcuni dei più suggestivi paesaggi montuosi della Gran Bretagna, dal Peak District, al Vallo di Adriano fino alle remote Cheviot Hills. “Britain’s most brutal race”, la definiscono gli organizzatori.
Supportato da Elle-Erre, Rock Experience e Scott, il Bosa si è presentato in griglia di partenza, a Edale, alle 7.59 – ora inglese – di domenica mattina, insieme a un centinaio di atleti internazionali.

Le rigide condizioni climatiche e le lunghissime distanze tra una base vita e l’altra la rendono una delle più grandi sfide al mondo. Gli atleti devono affrontare fango, ghiaccio, bufere di neve e pioggia battente. Nonostante le difficoltà il vigile del fuoco di Gandino sta proseguendo nella sua cavalcata. Anche il recente infortunio al ginocchio, tuttora irrisolto, non ne intacca determinazione e caparbietà. Bosatelli cammina, con piglio deciso. Mentre si rivolge ai suoi accompagnatori è calmo, lucido e relativamente fresco. Ad assistere da vicino il re del Tor des Géants ci sono la moglie Nadia e gli amici stretti Pamela e Marcello.
Il tempo, come da previsioni, non facilita l’avanzata. Pioggia incessante e vento gelido si scagliano sui corridori sin dalla partenza. Le parole puntuali dell’amica Pamela raccontano, nel primo pomeriggio di domenica: «Siamo al primo check point di Hebden; giusto un attimo per vederlo passare perché il vento forte e gelido è veramente impossibile da sopportare… non ci si capacita di come possano procedere nella gara. Se poi pensiamo che da domani sera prevedono neve…». Il secondo giorno si apre con raffiche di vento e temperature polari. Ulteriore peggioramento il terzo giorno quando una bufera di neve sorprende gli atleti.

Gli ultimi aggiornamenti segnalano Bosatelli in notevole recupero. Dal ventunesimo posto delle 22.00 di ieri sera (15 gennaio) è passato in quattordicesima posizione. Sta percorrendo il tratto a cavallo tra la quarta e la quinta tappa, in direzione Tan Hill. Primo in classifica, al momento, l’inglese Jim Mann, che vanta un distacco di circa 50 chilometri dal nostro connazionale. Ma è ancora presto per fare previsioni, la strada da percorrere è lunga.
Una sfida estenuante, quella della Montane Spine Race, ed è solo il primo atto di una nuova challenge per i superatleti del trail, che comprende un circuito di leggendarie competizioni in tutto il mondo: Tor des Géants, Spine Race, Transomania, Yukon Artic Race e Transpyrenea; Oliviero insegue la leggenda.
Come seguire Oliviero Bosatelli alla Montane Spine Race:
- con la traccia satellitare si possono controllare gli atleti passo passo qui
- aggiornamenti costanti sulla pagina facebook di Elle-Erre qui
- aggiornamenti sulla pagina facebook di Scott qui
- la pagina facebook della gara qui