Boa Vista Ultra Trail, a poco meno di un mese dal via la competizione di ultramaratona di Capo Verde conferma il suo pedigree elitario: tre tracciati da percorrere in totale autonomia mettendo alla prova testa, muscoli e nervi in un ambiente severo.
Ultimi preparativi in vista del weekend del 10 e 11 dicembre quando ĆØ prevista la Boa Vista Ultra Trail, sullāomonima isola che fa parte dellāarcipelago di Capo Verde. Una prova di endurance estremo, che celebra questāanno la sua 16ĀŖ edizione a conferma dellāottimo lavoro sviluppato dagli organizzatori, cioĆØ il brianzolo Friesian Team in sinergia con il Boa Vista Marathon Club.
La manifestazione si declina in tre gare differenti, individuali, non-stop, in autosufficienza alimentare, a orientamento e andatura libera: lāUltra Marathon (150 km) che ricalca il periplo dellāisola (tempo massimo, 40 ore); la Salt Marathon, con lāarrivo situato in una delle ultime saline dellāisola (70 km da fare entro le 16 ore); e la Eco Marathon che porterĆ gli atleti tra oceano e deserto in una natura selvaggia e struggente (42 km, tempo limite 10 ore).
A poco meno di un mese dal via, sta prendendo forma una starting list molto selezionata di concorrenti: a metĆ novembre, sono 39 gli ultrarunner iscritti e altri se ne aggiungeranno, senza dimenticare perĆ² che la āBoa Vistaā non ĆØ pensata per essere un evento di massa. Ā«Ć una prova particolare grazie anche al fatto di restare in una dimensione ristretta – conferma Piergiorgio Scaramelli, l’italiano che da trent’anni vive sull’isola di Boa Vista – e al momento abbiamo al via atleti provenienti da Italia e Germania, oltre a un nutrito gruppo di capoverdiani. Da segnalare anche la presenza femminile, che si attesta sul 30 per cento dei partentiĀ».
A tutti loro lāorganizzazione fornisce un pacco gara con un dettagliato roadbook (lāintero percorso ĆØ tracciato, per una completa sicurezza) e scorte di acqua, da reintegrare a ogni checkpoint. Poi, via: ciascuno per sĆ© in un territorio difficile ma di irresistibile fascino, fatto di sentieri inariditi, deserti di sabbia finissima, acciottolati di pietra lavica, oasi rigogliose, dune modellate dal vento. E, sullo sfondo, la continua risacca di un oceano cristallino. Uno scenario da cartolina, in cui i runner si immedesimeranno in totale autonomia, per una sfida con se stessi e la propria mente, prima che contro avversari e cronometro.
More info: www.boavistaultratrail.com