«Se prima era solo un disegno nella mia mente, adesso che ho compiuto il periplo sono ancora più consapevole della validità dell’idea e dello sviluppo di un Giro montano della Valle di Scalve». 9h21’08” il tempo impiegato da Luca Carrara per portare a termine l’itinerario ad anello su una distanza di 68,5 km con un dislivello positivo di 4.400 metri. «Sono proprio contento: il tempo lo considero valido, non sono arrivato sfinito, in un’estate senza gare non è facile avere la motivazione e trovare una condizione buona».
Ma non è il risultato cronometrico ciò che davvero interessava allo skyrunner del team Salomon. «Non è per il ‘tempo’ che mi sono impegnato. La vera soddisfazione è la bontà della proposta. Non sono certo io ad avere le leve per portare avanti l’idea, né come gara né come passeggiata. Ma può avere un futuro. Mi dispiacerebbe se si esaurisse in questo mio tentativo. E sta a chi di dovere, se lo vorrà, prendere in mano l’idea. I sentieri sono già in buono stato. I punti di ritorno a valle sono numerosi, così come i rifugi. Non tutte le alte vie hanno queste possibilità. Gli si dovrebbe dare un nome, è un giro che idealmente già esiste, ha un suo carattere, una sua anima, trasmette l’essenza della Val di Scalve in ogni sua sfaccettatura».
A scortarlo sul lungo tracciato alcuni sportivi scalvini. «Antonio Boni, Patrick Belingheri, Ernesto Duci e Valter Albrici mi hanno accompagnato per lunghi tratti. Mia moglie Ada e mia figlia Sveva mi aspettavano ove era possibile avvicinarsi al tracciato con l’auto. Questa iniziativa l’ho fatta un po’ in punta di piedi, non sono uno scalvino, io arrivo da fuori, volevo solo lanciare un messaggio. Ma è stato bello coinvolgere gli amici del posto, fare il percorso insieme a loro, ricevere il loro sostegno».
Partito alle ore 6 in punto di domenica 16 agosto da Nona, frazione di Vilminore di Scalve, Luca Carrara è giunto al traguardo alle ore 15.21. A questo punto attendiamo sviluppi istituzionali: il Giro montano della Val di Scalve rappresenta, a nostro avviso, una naturale evoluzione di tutte le belle gare podistiche che da decenni vengono organizzate nella zona.
Enula Bassanelli