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lunedì, Febbraio 17, 2025

Gran Trail Orobie: bentornata, Rossana Morè

Da quasi due anni non la si vedeva ai suoi consueti livelli. Ma Rossana Morè è tornata. Superato il problema fisico che l’aveva condizionata, sabato ha portato a termine la terza gara della stagione. E come terza gara, l’atleta tesserata per i Runners Bergamo, ne ha scelta una su una distanza mai affrontata prima d’ora. Si è messa alla prova nel Gran Trail Orobie, 70 km e 4200 m di dislivello positivo da Carona a Bergamo.

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Ph credit: Fabio Ghisalberti

Ha concluso in 82esima posizione assoluta, sesta in ambito femminile, fermando le lancette su 11h33′. «Sono molto contenta – commenta Rossana Morè – perché mi ero prefissata di finire in 11 ore, ma sono caduta nella zona dell’Arera, e mezzora in più con questo inconveniente va più che bene».

Nessuna crisi, zero crampi: «Simone Diamantini mi ha preparata al meglio. Ho avuto la fortuna di correre al fianco di due amici per circa metà gara. Non ho sofferto e al traguardo non mi sentivo troppo stanca. È stata una bella gara, con un’organizzazione di qualità, un’assistenza costante ed efficiente. Tanto di cappello allo staff di Spiagames».

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Ph credit: Luca Rota

Quando, lo scorso anno, ha saputo che il Gran Trail Orobie e l’Orobie Ultra Trail sarebbero passate vicino a casa sua, non ha resistito. «Il chilometraggio mi faceva paura, infatti non avevo mai affrontato 70 km, eppure non potevo non partecipare a una gara che passava sulle mie montagne – spiega la runner di Monte di Nese –. Quelli di Selvino e Salmeggia sono i miei sentieri, quelli dove corro ogni giorno. Che emozione percorrerli in gara, con mio marito e mia figlia Chiara ad incitarmi!».

Il maltempo non ha tolto fascino alla competizione. «Ho incontrato la pioggia dall’inizio alla fine, con la nebbia sulle sommità dei monti. Non ho però patito il freddo. Ho corso con un ritmo costante, imponendomi di partire regolare, cosa che invece di solito non faccio. Sarà che non sono più abituata alle corse, ma alla partenza ho provato una tensione esagerata, che ho stemperato solo dopo il via».

Rossana Morè arriva dallo skyrunning – il GTO è stato del resto il suo primo trail – e i percorsi tecnici sono il suo pane. «In salita pativo e mi sono imposta di camminare. Sul piano invece andavo più forte di un tempo. La discesa poi è la mia passione: guadagnavo ciò che perdevo in salita».

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Ph credit: Federico Catteruccia

Inevitabile la commozione sul palco di Piazza Vecchia. «È stato bello ritrovare il mondo della corsa in montagna. Tanti atleti che non vedevo da tempo mi salutavano dicendomi ‘bentornata’. E in Città Alta, alla fine della fatica, mi sono commossa. Fantastico, mi dicevo ‘ce l’hai fatta, ce l’hai fatta’, ho incrociato lo sguardo con i miei compagni di squadra, ho visto il pubblico che esultava».

Con la partecipazione al Gran Trail Orobie, la runner di montagna è ufficialmente tornata alle gare, e la sua stagione in divisa Runners Bergamo proseguirà con qualche prova a fil di cielo. È probabile la sua presenza nella starting list alla Maga Skyrace di domenica 6 settembre: la forma sta crescendo e il podio è nel mirino.

En.Ba.

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