Cosa abbia spinto 31.000 runner a iscriversi a questa maratona delle Hawaii, disputata domenica 11 dicembre, ĆØ unāoceanica domanda pacifica. Probabilmente l’interesse turistico della trasferta a stelle e strisce. Honolulu, per chi ama i sogni che fanno palpitare il cuore, ĆØ ai primi posti della classifica dei luoghi esotici da visitare.
Le Hawaii regalano emozioni forti: natura incontaminata dai mille colori piccanti e fastositĆ mai volgare. Usciti dai centri urbani lāoceano Pacifico offre a qualsiasi ora spiagge libere da vincolo di proprietĆ privata, fruibili da tutti e in particolare dagli appassionati delle tavole a vela. Nei punti urbanizzati la pompositĆ ĆØ allāordine del giorno: enormi alberghi serviti da supermarket, dalla concezione moderna ma in sintonia con lāambiente naturale che li circonda. Qui fanno bella mostra i marchi italiani di grido.
Quando abbiamo scelto questāavventura nellāoceano Pacifico non potevamo intuire le difficoltĆ di una trasferta di quasi 20 ore di aereo transitando da San Francisco via Los Angeles, con un fuso orario da assorbire di mezza giornata e un clima tropicale da assoggettare. Al momento del ritiro del pettorale si ĆØ notato subito che alle Hawaii lāordine e la perfezione di gestire le operazione della marathon erano di alto livello professionale. Per rendere la corsa piĆ¹ fresca la partenza in Honolulu ĆØ stata sparata alle ore 05.00, assai in anticipo rispetto allāalbeggiare, quindi sveglia nel cuore della notte alle ore 02,00.
Mentre si muovevano i primi passi della nostra gara, sul lungomare di Honolulu ĆØ scoppiato un putiferio con un grande spettacolo pirotecnico. Il fragore ci ha scosso provocando una carica di adrenalina per affrontare decisi e concentrati gli oltre 42 km del tracciato. La prima parte della gara scorreva nel cuore della cittĆ di Honolulu poi si ĆØ preso la via del mare. Qui le difficoltĆ di tenuta mentale degli atleti si sono ampliate, non tanto per i saliscendi della sede stradale ma per la vista dei primi atleti di colore che come siluri erano di ritorno dal giro di boa.
Il cuore del percorso presentava la strada divisa in due sezioni per permettere agevolmente lāandata e il ritorno di tutti i maratoneti senza disagio di percorrenza. Chi correva questa maratona con unāandatura di tipo amatoriale ha avuto tutto il tempo di ammirare gli atleti top runner, vi assicuro che non erano affaticati, il passo era di tipo felino, potente ma allo stesso modo ultra leggero, gli appoggi dei piedi facevano pensare che corressero non su asfalto ma su tappeto di velluto.
Oltrepassata questa lunga parte della maratona al 38 km ecco un salitone infinito di due chilometri. Finita lāascesa un comodo discesone ha portato gli atleti sul traguardo andando cosƬ a indossare medaglia e collana. Per la gioia di noi finisher, dei nostri pazienti accompagnatori e del capo gruppo Mario. Al ristoro finale squisiti bomboloni fritti e delle enormi banane profumate.
Per la cronaca ha trionfato con il nuovo tempo record della competizione Lawrence Kherono Kenia in 2h09ā37, argento per un altro maratoneta del Kenia, Wilson Khebet 2h10ā49ā, bronzo per un altro africano, lāetiope Deribe Robi 2h13ā39ā. Primo degli italiani al 18Ā° posto lāemiliano Gian Luca Borghesi in 2h36ā07ā. Per la Valetudo Skyrunning Italia Racer 50Ā° over 60 Giorgio Pesenti. Nella maratona rosa successo per lāatleta del Kenia Kosgei Brigid, time 2h31ā10ā, seconda lāamericana Scherf Lindsey in 2h34ā04ā, terza lāetiope Buzunesc Deba in 2h35ā33ā.
110 e lode la trasferta alle Hawaii: la fatica del viaggio si ĆØ azzerata alla vista delle sfumature dellāazzurro del mare e del cielo. Resteranno per sempre nel mio campo visivo lāalbeggiare e i tramonti sul mare, i multicolori sfumati delle orchidee, il clima temperato nella fase invernale, la gentilezza e la serenitĆ dei volti delle persone delle isole che compongono le Hawaii, e perchĆ© no le super car in giro per il centro di Honolulu e infine, per la gioia del palato, il gelato allāananas.
Giorgio Pesenti
presidente Valetudo Skyrunning Italia