Hannes Perkmann autentico protagonista sui 20 km e 2.000 m di dislivello. Annelise Felderer imbattibile tra le donne come due anni fa. In gara anche le staffette a due e tre componenti. Non sarĆ lāIronman di triathlon, ma la Horn Attacke che da Bolzano arranca fin sul Corno del Renon (2262 m) – running e skialp – ĆØ una gara per superuomini e superdonne. classifica

Tre o due frazioni per le staffette, ma unāunica grande faticata per gli individuali, con 20 km e 2.000 metri di dislivello, per la Horn Attacke 2019. Due primi tratti di corsa, con la salita da Bolzano verso Soprabolzano con punti āimpossibiliā e una seconda dallāarrivo della funivia del Renon fino a Pemmern, e poi via con gli sci e le pelli fino in vetta, un poā in pista e un poā in fuoripista in una giornata splendida, anche se a tratti una leggera nebbia ha offuscato la veduta a 360° su alcune delle montagne più belle dellāAlto Adige. Hannes Perkmann e Annelise Felderer sono lāironman e la ironwoman della giornata, autentici camosci sia con le scarpette che con gli sci.
Perkmann, giĆ vincitore nel 2017, ĆØ partito spedito fin dalla prima rampa di Santa Maddalena, andando ad incrementare il vantaggio inizialmente su Philipp Plunger ed Henry Hofer, quindi a metĆ della prima salita sul solo Hofer, raggranellando oltre 2ā a Soprabolzano e addirittura oltre 3ā20ā a Pemmern, prima di calzare gli sci dāalpinismo. Poi Perkmann, atleta di Sarentino, ha badato saggiamente ad amministrare il vantaggio, anche perchĆ© Hofer nella prima parte di ascesa con gli sci ha sbagliato percorso, per sua ammissione a causa di un errore personale; Hofer poi ha messo il turbo ma il suo miglior tempo con gli sci non gli ha comunque consentito il sorpasso. Hannes Perkmann ha chiuso la fatica dei 2.000 metri di dislivello in 2h03ā40ā con oltre 3ā su Hofer (2h06ā58ā). Sul podio, e meritatamente, cāĆØ salito anche il gardenese Georg Piazza (2h14ā49ā). Dietro i vari Philipp Plunger, Tobias Geiser, Franz Hofer, Anton Steiner, Andreas Ćhler, Stefano Facchini e Alessandro Forni, finiti nellāordine nei primi dieci posti, non sono certo stati a guardare, ma sicuramente il ritmo dei primi tre, oggi, era indiavolato.
Schiacciante, al femminile, il successo di Annelise Felderer, due volte vincitrice in passato e anche lei della Val Sarentino come Perkmann, prima nella corsa e prima con gli sci. Nulla ha potuto Anna Pircher, una che di gare di fatica ĆØ una cultrice, ma davvero la Felderer oggi aveva le ali ai piedi. Ha chiuso con 2h35ā48ā e con oltre 8ā sulla rivale di Laces (2h44ā13ā). A podio anche Priska Gasser, con due quarte posizioni nella corsa e nello scialpinismo.

In gara anche le staffette a 2 o 3 frazionisti. Florian Zeisler e Michael Zemmer hanno dominato nella staffetta a due. Il primo nella corsa ha staccato il terzo tempo, Zemmer ĆØ riuscito a fare il vuoto con gli sci, un buon mix per i portacolori di Happy Fitness e Bogn da Nia che hanno prevalso sulla coppia Christian Moser e Andreas Gufler, ottimi secondi nelle due frazioni. Nella gara a tre vittoria del team Pseirer Alpinflitzer con Armin Larch, Hansrudi Brugger e Lukas Mangger.
Percorso spettacolare nel suo insieme per la Horn Attacke. La prima salita che da Bolzano si inerpicava a Santa Maddalena e su fino a Soprabolzano era letteralmente da togliere il fiato, unāascesa dura ed interminabile. Meno impegnativa come pendenze la seconda frazione, con un bel transito davanti allāallevamento di lama ed alpaca di Walter e Sabine Mair, ma molto tecnica con passaggi tra le radici nel bosco, nel fango e su neve e ghiaccio. A Pemmern il cambio tra corsa e sci, con un primo tratto da affrontare sci in mano, prima di cimentarsi sulla pista innevata e salire fin su in vetta.
Come detto, peccato per la presenza della nebbia in quota che, a tratti, ha limitato la spettacolare vista a 360° sulle cime. Organizzazione ai massimi livelli per la societĆ Sonnenplateau Renon, ormai collaudata, sempre puntuale e precisa. Le parole dellāorganizzatore Gunther Plattner a fine gara: Ā«Questa quarta edizione ĆØ stata a dir poco perfetta. Noi organizzatori siamo in sei, tutte persone che prestano il loro tempo a titolo gratuito e cerchiamo di migliorare ogni anno. Poi il giorno della gara abbiamo numerosi volontari molto bravi. Questa volta meglio di cosƬ non poteva andare, anche il tempo ha giocato dalla nostra parte. Ci vediamo l’anno prossimo con la quinta edizioneĀ».