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sabato, Aprile 27, 2024

Il bilancio degli azzurri al mondiale Ultratrail nel commento di Marco Zanchi

Argento per la squadra femminile e bronzo per Maria Chiara Parigi, questo il bottino della spedizione azzurra ai mondiali di Ultratrail in Galles in un percorso troppo veloce per le caratteristiche dei nostri portacolori tra i quali c’erano i deu atleti della IZ Skyracing Marco Zanchi e Cinzia Bertasa. La competizione mondiale, partita alle ore 9.00, si ĆØ svolta su un percorso di circa 15 km da ripetere 5 volte, per un totale di 77 km.

Tra gli uomini il primo arrivato ĆØ stato il britannico Ricky Lightfoot autore di una grande prestazione con 5h36:03 (kmh 13,748). Al secondo posto, con una grande gara in rimonta di posizioni, si ĆØ piazzato il tedesco Neuschwander in 5h45:16 e al terzo lā€™altro britannico Julien Rancon 5h54:22.
Il primo degli italiani ĆØ stato Matteo Pigoni, undicesimo con il crono di 6h15:31, appena una posizione dā€™anticipo nei confronti dellā€™altro azzurro Paolo Massarenti (6h16:18). Seguono al ventesimo posto Daniele Fornoni (6h29:31), al 29Ā° Massimo Tagliaferri (6h45:45), al 32Ā° Marco Zanchi (7h00:54) e al 43Ā° Andrea Moretton (7h21:02). Hanno dovuto invece ritirarsi per noie fisiche il trentino Silvano Fedel (migliore di nostri due anni fa a Connemara) e il romagnolo Matteo Lucchese.
Tra le donne come anticipato la prima italiana ĆØ stata la toscana Maria Chiara Parigi, terza con il crono di 7h00:30, dietro alle due francesi Nathalie Mauclair (6h38:46) e Aurelia Truel (6h55:54). Al quinto posto si ĆØ classificata con una bella gara in progressione lā€™altra azzurra, la parmernse Katia Fori in 7h11:21. Terza delle azzurre, a metĆ  gara in lotta per una medaglia, la padovana Lisa Borzani ottava in 7h16:27. Eā€™ diciannovesima invece Cinzia Bertasa (7h33:28), ventisettesima Francesca Canepa (7h50:20). Sfortunata, al ritiro al suo debutto in azzurro, Lara Mustat, che si rifarĆ  presto, viste le potenzialitĆ  espresse. Una prestazione complessiva che ha portato le azzurre ad indossare la medaglia dā€™argento a squadre.

Abbiamo ‘ rubato’ da Facebook le impressioni del nostro Marco Zanchi:
Ā«ā€¦ce lā€™abbiamo ??
ā€¦devo iniziare queste poche righe a consuntivo della magnifica esperienza in Galles per i Mondiali di UltraTrail con delle scuse. Massimo, lascia che ti chieda scusa perchĆ© involontariamente ti ho mentito ā€¦
Durante tutta la trasferta ma, soprattutto dopo, ho continuato a pensare a qualcosa e o a qualcuno che potesse ā€œrappresentareā€ in modo significativo e o racchiudere tutte le emozioni e sensazioni ricevute e vissute a Llandudno e a Comwyrā€¦ Ho pensato alla mia emozione viva quando allā€™aeroporto di Orio al Serio mi sono trovato di fronte al mio ā€œalbum delle figurineā€ vivente. Si, perchĆ© nei momenti che hanno preceduto il decollo ho potuto fare la conoscenza di moltissime persone che ammiravo (ed ammiro) ma che avevo solo ā€œconosciutoā€ virtualmente. Ho pensato a Matteo Luccheseā€¦ che dalla seconda parola dopo il ā€œciaoā€ā€¦ ha continuato a dirmi ed a raccontarmi della disperazione nel non poter essere nel suo pieno potenziale per la gara del 6 Luglio a Conwyrā€¦ Ogni espressione ed ogni parola non facevano altro che rimarcare la sua, giustificata, delusione. Ho pensato ad Enrico ed a tutto lo staff della Nazionale presente (Aurelio, Roberto, Gregorio e Stefano)ā€¦ Per buona parte posso dire che li conoscevo giĆ  ā€œbeneā€, grazie a fitti e ripetuti scambi di mail e messaggi. Persone di enorme spessore, che godono della mia stima incondizionata. Ho pensato a tutti noi, noi accompagnatori che, in un modo o nellā€™altro, abbiamo profuso il massimo impegno cercando di aiutare, per quanto possibile, i ragazzi che hanno gareggiato e tutto lo staff.
Ho pensato ai massaggiatori (Stefano e Andrea), che con modi e capacitĆ  indiscutibili hanno fatto lā€™impossibile per mettere in condizione di correre chiunque ā€¦anche a gara in corsoā€¦ anche chi pareva in condizioni ā€œdisperateā€. Ho pensato alla locationā€¦ che almeno per buona parte ha rispettato le idee e le aspettative che ci eravamo fatti immaginando la bellezza ed il fascino del luogo. Ho pensato anche alle birrerieā€¦ che, in realtĆ , sono state un poā€™ una delusione. Ho pensato ai gabbiani imperialiā€¦ che ci hanno accompagnato giorno e notte, giorno e notte, giorno e notte con i loro schiamazzi ed il loro vociare (la tentazione di spennarne un paio fu molto forte!). Ho pensato a tutte le fantastiche ragazze che ci hanno regalato una gioia che definire incontenibile ed immensa ĆØ ancora poco. Ho pensato a MariaChiara, mia graditissima compagna di tavola, che, partita ā€œconvintaā€, mi ha impressionato in gara per forza, costanza e luciditĆ ā€¦ e che, dal momento in cui iniziĆ² ad ā€œannusareā€ il traguardo storico, continuĆ² a rassicurami dicendo ā€œ Ottavio, sto dando il massimo, Ottavio, sto dando tutto quello che ho!ā€ (ancora mi vengono i brividi). Ho pensato a Cinzia, fantastico Capitano della squadra femminile che con inconfutabile orgoglio azzurro ha dato tutto, veramente tuttoā€¦ per se stessa e per gli altri. Ho pensato a Lisaā€¦ alla grandissima, ā€œminutaā€, indomita ed invincibile Lisaā€¦ che, avendo speso tutto e di piĆ¹ durante la gara, al traguardo ha dovuto essere sorretta anche solo per camminare.
Ho pensato a Laraā€¦ a come ha amaramente vissuto il suo ritiroā€¦ e a come, traspariva con evidenza, soffrisse enormemente per lā€™occasione ā€œfallitaā€ (ā€¦fallisce chi non tenta e non prova, tu sei e sei stata grandissima!). Ho pensato a Katiaā€¦ e a come abbia corso incredibilmente forte anche gli ultimi due giri, in spinta e in progressioneā€¦ sempre con un immancabile sorriso (meno male che ti abbiamo detto che stavi per imboccare lā€™ultimo giroā€¦ altrimenti saresti stata ancora lĆ  a divertirti). Ho pensato a Francesca (atleta che stimo infinitamente), alla sua enorme forza di volontĆ  e coerenza ā€¦ che non ha mai mollato, mai, nonostante tutto e tutte le difficoltĆ . Ho pensato a Silvanoā€¦ ed alla sua GIGANTESCA dignitĆ  di uomo e di atletaā€¦ quando con gli occhi bassi mi disse :ā€ā€¦mi vergogno di essermi ritiratoā€ (ā€¦sii fiero, sii fiero per come sei, per come hai corso e per come hai vissuto il tuo ā€œcaricoā€ da Capitanoā€¦ perchĆ©, grande Uomo, noi siamo fieri di te!!). Ho pensato a Matteo (Pigoni), il ā€œmio pupilloā€, personalissimo favorito e papabilissimo medagliatoā€¦ che si ĆØ riscoperto non invulnerabileā€¦ ma che ha reagito al momento no con una forza ed una ā€œprepotenzaā€ degna del suo grande carattere ed enorme talento (il futuro ĆØ tutto tuo!!).
Ho pensato a Danieleā€¦ alla sua grande pacata compostezza, alla sua costanza ed al suo modo di essere tanto discreto caratterialmente quanto forte, fortissimo, e determinato in gara anche nei momenti difficili. Ho pensato ad Andreaā€¦ al grande, grandissimo Andreaā€¦ che, nonostante la sua enorme difficoltĆ , spronava in continuazione me chiedendomi, incitando Paolo (mio fratello) e tutti i compagni di squadra ( TU SEI UN GRANDE UOMO !!). Ho pensato a Marcoā€¦ la nostra Jeep ā€œsbattutaā€ in autostradaā€¦ che, verificata la propria impossibilitĆ  alla ā€œgrande impresaā€, ha deciso di cucirsi sulle spalle le ali dellā€™angelo custode di MariaChiara in quellā€™ultimo interminabile giro per ā€œproteggerlaā€ dalla concorrente inglese alle sue spalle. Ho pensato a Paolo, il mio eroe, sangue del mio sangue e mio sconfinato orgoglio, alla sua determinazione, alla sua forza ed alla passione riversata in questo grande sogno (ā€¦lo hai visto e lo hai toccatoā€¦ il cielo Azzurro era anche tuo!!)! ā€¦ poi, sempre con maggiore insistenza ho pensato a Massimoā€¦ che, a partire dal giorno della sua convocazione fino ad arrivare al momento della gara (inclusa), ha vissuto, respirato, corso, mangiato, pensato, pregato, ansimato e spremuto, da se stesso, tutto ciĆ² che umanamente e non si poteva spremere… solo ed esclusivamente in funzione del sogno che si era ā€œprefissatoā€.
Ora, Massimo, amico mio, vorrei tanto, dal piĆ¹ profondo del cuore, poter tornare indietro nel tempo, fino al momento in cui sei giunto al traguardo ed in cui mi hai chiesto :ā€ ā€¦ce lā€™abbiamo ?ā€. Quel giorno, lo scorso 6 Luglio, erroneamente ti risposi a malincuore, che no, non ce lā€™avevamo quella medaglia che tu avevi pensato, sperato e sognato di appuntarti allā€™altezza del tuo grande cuoreā€¦ Ti risposi no, capendo subito cosa intendessi, sapendo che comunque ti avrei ferito come si puĆ² ferire qualcuno a cui viene strappata una parte della propria anima ā€¦ Ti risposi noā€¦ ma ora non lo farei piĆ¹ā€¦ perchĆ©, ora lo so, noi ce lā€™abbiamo !!! Non avremo fisicamente quella medaglia da tenere stretta tra le mani per tutto il resto della vitaā€¦ ma abbiamo vinto qualcosa che nessuno potrĆ  toglierci dai ricordi e dal cuore.
Abbiamo (mi ci metto anche io) vinto con la nostra amicizia (tutti quanti gli appartenenti alla spedizione), abbiamo vinto con la vostra forza e determinazione, abbiamo vinto perchĆ©, tutti tutti, avete corso, lottato, amato, condiviso e sudato con una grande, incredibile ed ineguagliabile PASSIONE!!! Voi, per me, siete vincitori anche se la medaglia non sarĆ  tangibile come quelle delle nostre incredibili e fantastiche donneā€¦ e tu, amico mio, sei, non meno dei tuoi immensi compagni, un vero Capitano per spirito e cuore!!!
Io sono fiero di tutti Voiā€¦ e non vedo lā€™ora di poter raccontare un giorno alla mia piccola Gaia, quanto ĆØ stato fortunato il suo papĆ  a poter condividere con tutti Voi questo grande sogno chiamato Mondiale.Ā»

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