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venerdƬ, Aprile 19, 2024

Michele Zambelli e il ritiro in mezzo all’oceano: sos lanciato con Garmin inReach

Impegnato nella traversata dellā€™oceano Atlantico, lo skipper forlivese ĆØ stato costretto ad abbandonare la competizione in solitaria a pochi giorni dal traguardo di Newport, Stati Uniti. In mare aperto, Zambelli ha lanciato lā€™SOS con Garmin inReach, il navigatore satellitare bidirezionale con il quale ha comunicato costantemente con la centrale dei soccorsi, e in attesa dellā€™arrivo dellā€™elicottero ha spedito e ricevuto sms ed email con i genitori e la fidanzata Giulia, rassicurandoli sulla sua condizione. Michele Zambelli: Ā«Garmin inReach, mai piĆ¹ senzaĀ».

Michele Zambelli – foto di Marcello Di Francesco

Tra le onde dellā€™Atlantico, su una zattera di salvataggio a 350 miglia dalla terraferma, dopo 12 giorni di navigazione solitaria, chattando con la fidanzata e rassicurando mamma, papĆ  e amici che, nonostante lā€™abbandono della barca, tutto procedeva bene. Alle 7.30 del mattino, dopo quattro ore dal lancio dellā€™SOS con Garmin inReach, un elicottero della Guardia Costiera canadese trae in salvo il velista. Si conclude cosƬ lā€™avventura di Michele Zambelli, 27enne skipper di ForlƬ, impegnato nella Ostar, la storica regata transatlantica partita da Plymouth in Gran Bretagna lo scorso 29 maggio con destinazione Newport, nel Rhode Island in USA. Una competizione notoriamente difficile, riservata a navigatori solitari in grado di affrontare 3.000 miglia al limite dellā€™impossibile, con vento e correnti atlantiche costantemente contrari.

Zambelli e il suo Illumia, imbarcazione Class 950 di 9 metri e mezzo, lasciano le coste della Cornavaglia e dopo una dozzina di giorni tutto procede per il meglio: Ā«Ho scelto di percorrere la rotta piĆ¹ a nord possibile, sperando di evitare le perturbazioni dellā€™Atlantico del nordĀ» commenta Michele al suo rientro a ForlƬ, una scelta che si rivela azzeccata perchĆ© dopo 12 giorni di navigazione, e a 1.100 miglia da Newport, si trova al secondo posto assoluto. Ā«Sono il piĆ¹ giovane al via della Ostar – aggiunge Michele nella descrizione della sua partecipazione – una competizione dove lā€™etĆ  media dei partecipanti ĆØ molto alta, e quindi sono consapevole di misurarmi con velisti estremamente espertiĀ».

foto di Marcello Di Francesco

Tutto procede per il meglio. Sabato 10 giugno, al termine di alcuni giorni di tempesta, Michele entra nella corrente del Labrador e a questo punto sente il profumo del traguardo americano: Ā«Qui il colore del mare cambia, si passa dal blu al verde, sono sensazioni uniche. Ho superato due terzi di gara e ormai in quattro o cinque giorni dovrei farcelaā€¦Ā» commenta Michele. Ma in mare, si sa, niente ĆØ certo. Alle 4 del mattino di domenica 11 giugno, Michele si trova al largo dei banchi di Terranova, a 350 miglia dalla terraferma, viaggia a 8/9 nodi, e la barca viene colpita da un corpo non galleggiante: Ā«Ćˆ probabile che si trattasse di un cetaceo, e il risultato ĆØ che si stacca il bulbo dalla chigliaĀ». La barca ĆØ ingovernabile e Michele esce per ammainare le vele e al rientro vede che dai fori delle viti entra acqua in stiva e a quel punto addio sogni di gloria. Regata finita. Fuori la temperatura segna 6 gradi e onde di un paio di metri, non si puĆ² perdere un secondo.

Manda il primo allarme con lā€™Epirb, il trasmettitore di soccorso il cui scopo ĆØ quello di segnalare la posizione di imbarcazioni e navi in situazioni di grave emergenza, ma essendo un sistema monodirezionale (si lancia lā€™SOS ma non si ha il riscontro che qualcuno lo raccolga) Michele manda una richiesta di aiuto con Garmin inReach e dopo pochi minuti riceve sullo stesso satellitare un sms di risposta in lingua italiana: Ā«Mi sono sentito rinascere: qualcuno sa che sono vivoĀ» commenta Michele. Da questo momento lo skipper esegue tutte le istruzioni che la base operativa gli detta, in attesa di un elicottero che arriverĆ  alle prime luci dellā€™alba. Scongiurato il pericolo e aspettando i soccorsi, Michele trascorre il tempo alla deriva mandando messaggi per tranquillizzare parenti e amici sulla propria situazione: a casa, infatti sono allarmarti per aver ricevuto lā€™SOS dallā€™Epirb, ma naturalmente non conoscono le condizioni di Michele. Con il navigatore satellitare inReach Explorer+ lo skipper comunica con la fidanzata Giulia via sms, mentre con i genitori resta in comunicazione via email: ā€œā€¦e ricordati di prendere i documenti che poi ĆØ un casino se non li haiā€ ĆØ il messaggio della mamma di Michele.

foto di Marcello Di Francesco

Ā«Ho anche chattato con Andrea, un amico che tempo fa ha vissuto una situazione simile alla mia – conclude Michele – ma non ha avuto la fortuna di un satellitare bidirezionale con cui comunicare in mezzo allā€™oceanoĀ». Alla vista dellā€™elicottero Michele taglia la cima che lega la zattera di salvataggio alla barca e un sommozzatore canadese si cala per imbragarlo e farlo salire a bordo del velivolo. Lā€™ultimo sguardo ĆØ per Illumia, la barca costruita dallā€™amico Alessandro per traversate oceaniche, ma scomparso per un incidente nel 2013. Lā€™imbarcazione si allontana e scompare tra le onde, come a ricongiungersi con il suo progettista.

Si conclude cosƬ la spedizione di Michele Zambelli alla Ostar 2017, un amaro ritiro quando ormai assaporava il gusto dolce del successo, ma la soddisfazione di essere tornato a casa per raccontare la propria avventura, anche grazie alla tecnologia che in questo caso gli ha salvato la vita, non ha prezzo: Ā«Mai piĆ¹ senza! ā€“ saluta Michele – ā€¦anche nelle regate di casa, dove apparentemente tutto ĆØ sotto controllo, lā€™uso di un satellitare come inReach puĆ² davvero toglierti dai guaiĀ». Arrivederci alla prossima traversata oceanica.

Garmin inReach

Una vera e propria rivoluzione sul fronte della sicurezza per chi vive una vita attiva in mare o su terra. I modelli inReach SE+ e inReach Explorer+ sono i primi dispositivi Garmin che consentono una comunicazione satellitare bidirezionale: utilizzando la copertura mondiale della rete di satelliti Iridium, i nuovi device permettono di inviare e ricevere messaggi di testo ed e-mail in qualsiasi parte del globo ci si trovi. Nel caso di messaggi SOS il centro di emergenza GEOS, attivo 24/7, li riceve e consente lā€™avvio delle procedure soccorso in mare come a terra. Garmin inReach, grazie al GPS integrato ad alta sensibilitĆ , permette una navigazione semplice e sicura per lā€™utilizzatore e, allo stesso tempo, consente ad amici e parenti di monitorare lo stato di avanzamento di chi lo possiede. I nuovi Garmin inReach SE+ e inReach Explorer+ sono disponibili nei migliori punti vendita al prezzo consigliato al pubblico, rispettivamente di 449,99 euro e di 499,99 euro.

Per maggiori informazioni: www.garmin.com.

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