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venerdì, Dicembre 6, 2024

Nella Verona Marathon dei record anche Max Bogdanich, campione di maratona e solidarietà

Campione Italiano Master di Maratona SM45, oltre che di solidarietà: a tu per tu con Massimiliano Bogdanich, uno dei podisti più conosciuti ed apprezzati del veronese. Con lui abbiamo parlato della Verona Marathon e del suo personale rapporto con il pubblico e la città.

Veronamarathon_2014_Verona_Max_Bogdanich_arrivo_photo_credit_organizzazione

Verona – Una settimana al via della 14ª Veronamarathon che come l’anno passato darà spettacolo e colore con la partenza ed arrivo nella centralissima piazza Bra, all’ombra dell’Arena. Piazza Bra che da venerdì 13 a domenica 15 novembre, giorno della gara, ospiterà anche l’Expo Marathon, il villaggio degli sponsor della competizione e dove transiteranno tutti i partecipanti per ritirare il pettorale di gara.

Salgono senza tregua le registrazioni online sul sito ufficiale, ed è stato battuto il muro delle 3mila presenze. Ma non basta. Come annunciato ci sarà anche la 2ª Cangrande Half Marathon e in questo caso sono quasi 2800 i podisti iscritti. Quel che è sicuro che in questo 2015 l’evento veronese è la gara in Italia con il più elevato tasso di crescita, la differenza numerica rispetto al passato è importante e da sottolineare.

Tra queste migliaia di podisti ci sarà anche Massimiliano Bogdanich che fresco del titolo tricolore vinto in settembre non vuole mancare assolutamente l’appuntamento con l’evento veronese dove si classificò 6° nel 2013 e salì sul podio, terzo, nel 2014.

Due ore, trentasei minuti e cinquantotto secondi: è questo il tempo che ha portato, domenica 21 settembre, il veronese Massimiliano ‘Max’ Bogdanich a chiudere come secondo assoluto la Maratona del Piceno Fermano, aggiudicandosi, tra l’altro, il titolo di Campione Italiano Master di Maratona SM45. Niente male per uno che, ormai da qualche tempo, dichiara di correre solo ed esclusivamente per divertirsi.

Campione ‘evergreen’ di corsa su strada, di cross e di solidarietà, Max, com’è conosciuto da tutti a Verona, divide da anni la sua vita tra lavoro, famiglia e corse: aficionado della Verona Marathon, l’anno scorso si è classificato terzo assoluto, quest’anno Max sarà presente all’evento veronese, ma non correrà la 42 km: “Convivo da tempo con un forte dolore al piede – spiega – che mi rende difficile correre: ho stretto i denti fino alla conquista del titolo Master di Maratona, ora credo di dover rallentare. Ma non c’è dubbio che ci sarò: magari correrò la Last 10km, la staffetta o la Cangrande Half Marathon… ma ci sarò, anzi, ci saremo, dato che parteciperò con ‘Noi Corriamo da Dio’, l’associazione della quale sono cofondatore e presidente… e in quest’occasione correremo per sostenere l’Amlal per offrire un pasto ai poveri in America Latina.”

Giunta alla sua quattordicesima edizione, la 42 km scaligera è ormai divenuta una delle classiche del podismo italiano: merito dell’organizzazione, ma anche della bellezza della città: “Viviamo in una delle città più belle d’Italia – conferma Max – ed il percorso della gara tocca alcuni dei luoghi più belli di Verona e della sua provincia… per non parlare dell’organizzazione! Certo, anche qui ci sono problemi da risolvere, ma dopo aver corso centinaia di gare in giro per la penisola devo dire che gli organizzatori veronesi sono in assoluto tra i migliori. Un’eccellenza su tutte? Il percorso è sempre interamente chiuso al traffico ed assolutamente sicuro e questo non accade sempre in tutte le gare”.

Unico anche il rapporto tra Max ed il suo pubblico: “Essere al via della Veronamarathon per me è sempre una sensazione unica e bellissima – conferma Max –: io rappresento il podista locale che il pubblico ha visto crescere, il ‘campione di casa’, l’uomo che non smette mai di combattere, né nello sport, né nella vita… e che si aspetta sempre di vedere alla partenza. Per questo, sebbene infortunato e correndo una distanza più breve, ci sarò!”

Cesare Monetti

(Ph: organizzazione)

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