Parte alla grande lāedizione più difficile del Mountain Running Week End di Malonno. Protocolli di sicurezza rispettati nei dettagli, grande successo di partecipazione e gare spettacolari. LāAustriaca si prende ancora la vittoria, la sua terza consecutiva. Il Valdostano āAymo-Golā vola di nuovo sul muro finale, sfiora il record, lāattesa sfida con Magnini si risolve in un trionfo.

Distanziamento, mascherine, attenzione e responsabilitĆ . Queste le parole dāordine in una mattinata densa di significati per lāUs Malonno che ha cosi dato il via ad una delle sfide più ardue della propria storia. Questa 57esima edizione dellāevento legato alla corsa in montagna per il piccolo paese camuno segna il guanto di sfida lanciato alla paura, alla pandemia ed ai ricordi ancora freschi del lock-down.
Sotto il profilo organizzativo le cose sono filate lisce con i protocolli di sicurezza che hanno funzionato a meraviglia. Atleti che giĆ dal riscaldamento rispettavano il distanziamento ed una volta ammessi allāarea di partenza indossavano le mascherine obbligatorie (con le donne esentate in quanto batteria sotto i 50 atleti, come da protocollo federale aggiornato al 30/07/20 e confermato in loco dai giudici).
Poi la gara, con appassionati e tifosi responsabili, che in maniera autonoma hanno comunque raggiunto la malga Campel per assistere, da lontano, allo spettacolare arrivo che sempre regala forti emozioni insieme con lo spettacolo della montagna Malonnese.
Ed emozioni sono state, con tantissimi atleti al via (tutti i pettorali disponibili sono andati a ruba) e con il solito parterre di elite che ha regalato lo spettacolo della corsa in montagna di altissimo livello.
Lāaustriaca Andrea Mayr aveva giĆ promesso lo scorso anno di tornare a caccia del tris, ĆØ stata di parola ed ha inanellato la sua terza corona al PizTri questa volta senza riuscire a ritoccare nuovamente quel primato che giĆ le appartiene. Lancette fermate a 38ā35ā, un’altra prova di forza, tecnica e potenza, unāaltro capolavoro dinanzi cui rimanere folgorati.

Un capolavoro altrettanto bello e travolgente ed una storia speciale quella del 2° posto di Erica Ghelfi, un 2° posto che vale e pesa come una vittoria. Per lei una rincorsa presentarsi al via, battendo tempo ed infortuni. Si prende la piazza dietro al mito, 41ā22ā per lo scricciolo della Valle Varaita. A fare compagnia a Mayr e Ghelfi sul podio 2020 la slovena Mojca Koligar (42ā54ā), alla sua seconda apparizione a Malonno, lo scorso anno era rimasta colpita da pubblico, calore ed organizzazione, lo ha capito e lo ha scritto subito, questa ĆØ la HOME OF THE CHAMPIONS.
Grandi botti e sorprese nel resto della top ten di uno dei verticali più scoppiettanti degli ultimi anni. Ilaria Veronese si presenta al traguardo in 4^ posizione al cospetto delle grandi, solo applausi per lei come per una rediviva Dimitra Theocharis che chiude 5^. La giovane Giulia Murada si permette il lusso di mettere dietro azzurre e navigate avversarie del calibro di Chiara Giovando, Ilaria Bianchi, Eli Compagnoni e Vale Belotti.
Due parole doverose sulla camuna di Temù. Non al meglio oggi e lo stesso al via per un rapporto di autentico affetto ed amicizia che la lega agli organizzatori. Nulla da dimostrare per chi ha scritto la storia, anche al 30% ( e siamo ottimisti) del suo reale potenziale ha chiuso nella top 10.
Nella prova maschile si ĆØ vissuto lāepilogo di una settimana che aveva macerato i tifosi, soprattutto locali, nella spasmodica attesa di vedere la sfida tra il campione in carica Henri Aymonod e Davide Magnini. Due atleti verticali da fantascienza !
Magnini, Lāatleta di Vermiglio, ha spezzato più di un cuore in valle. Complice la provenienza geografica ed i successi iconici della scorsa estate, tanti sportivi camuni tifano per lui ma devono oggi riconoscere che sui Km Verticali cāĆØ un vero fenomeno in circolazione, viene dalla Valle DāAosta e si chiama Henri Aymonod !
Aymo ĆØ stato fantastico, misura la tattica nella prima parte per poi esplodere, di nuovo come nel 2019, nel finale. Il forcing decisivo arriva giĆ al Cap di Landò, lāideale intermedio prima del segmnto più iconico del tracciato, in cui si esce dalla vegetazione per immettersi nellāincredibile arena a cielo aperto rappresentata da quello che viene definito āil muroā. Per Aymo ĆØ stata una parata trionfale, di nuovo la zampata inesorabile che lo scorso anno aveva freddato Filimon e che questa volta fa la vittima più illustre del circo montano attuale.
Stratosferico il crono: 34ā10ā che paga solo 1 secondo al record di Francesco Puppi del 2017.
Dietro al portacolori di Sportification ed allāalfiere delle Valli di Non E Sole e Cs Esercito (35ā01ā il crono del Magno) ecco la firma dāalta scuola di Zak Hanna. Eā podio, e che podio, per lāirlandese che cosi fortemente ha voluto Malonno, facendo di tutto per superare le difficoltĆ di viaggiare e presentarsi cosi sul palcoscenico del Piz Tri, onorandolo alla grande con un ottimo 35ā14ā. 4° posto per il transalpino Sylvain Cachard ed ottimo 5° per Martin Dematteis. Un bella iniezione di fiducia nella speranza di rivederlo presto con regolaritĆ ai livelli che gli competono insieme al fratello Berny (oggi 9°). Nelle pieghe della top ten (senza contare il livello che ĆØ rimasto fuori dai primi dieci) anche le bellissime storie di Andrea Rostan e di Luca del Pero rispettivamente 6° e 7° i due giovani leoni che rappresentano davvero patrimonio importante per il futuro immediato del movimento, poi Timotej BeƧan 8°, Bernard Dematteis come detto 9° ed il capitano dellāUS Malonno Lele Manzi 10°.
Premiazioni telegrafiche in quota e ritorno in paese per il primo pomeriggio, perchƩ tra poche ore si replica, saranno di scena infatti a Malonno i Campionati Italiani Giovanili (Allievi/e e Cadetti/e) di corsa in montagna a staffetta.
Lo spettacolo ĆØ solo iniziato !
Le dichiarazioni dei protagonisti:
HENRI AYMONOD – āAvevo poche carte da giocarmi oggi perchĆ© lāavvicinamento ĆØ stato particolare. Ne parlavo con il mio allenatore ieri sera e me lo ha detto: “hai poche carte, giocatele bene”. Ho fatto cosi, le ho giocate. Sono partito tranquillo e poi da meta gara ho ingranato. Sono arrivato qui con un tempo poco sopra al record di Francesco (Puppi), peccato perchĆØ ci fosse stata un pò più di bagarre oggi quel tempo era avvicinabileā
ANDREA MAYR- āSono cosi felice di essere potuta venire a Malonno, la orma gara internazionale di questāanno ! Eā cosi noioso allenarsi e non sapere per quale gara farlo. Quando ho saputo che cāera Malonno sono stata felicissima. A parte il covid questāanno per me ĆØ stata dura, mi sono fratturata una rotula in inverno, non ĆØ stato facile essere qui ma sono al settimo cielo e come sempre ho apprezzato la grande atmosfera che cāĆØ quiā
TOP TEN MEN
1. Henry Aymonod (Sportification – La Sportiva) ITA ā 34ā10ā
2. Davide Magnini (Valli Non e Sole – CS Esercito – Salomon) ITA ā 35ā01ā
3. Zak Hanna (Newscastle AC – Salomon) IRL ā 35ā14ā
4. Sylvain Cachard (Buff – Hoka One One) FRA ā 35ā21ā
5. Martin Dematteis (Sportification – Adidas Terrex) ITA ā 35ā27ā
6. Andrea Rostan (Atl. Saluzzo – La Sportiva) ITA ā 36ā05ā
7. Luca Del Pero (Falchi Lecco Scarpa) ITA ā 36ā18ā
8. Timotej Becan (KGT Papez) SLO ā 36ā18ā
9. Bernard Dematteis (Sportification) ITA ā 36ā55ā
10. Emanuele Manzi (US Malonno) ITA ā 37ā11ā
TOP TEN WOMEN
1. Andrea Mayr (SVS Schwechat) AUT ā 38ā35ā
2. Erica Ghelfi (Pod. Valle Varaita) ITA ā 41ā22ā
3. Mojca Koligar (Hoka One One ā KGT Papez) SLO ā 42ā54ā
4. Ilaria Veronese (Atletica Gioā Riviera – Scarpa) ITA – 43ā17
5. Dimitra Theocharis (US Aldo Moro) ITA – 43ā37ā
6. Giulia Murada (Pol Albosaggia) ITA – 44ā29ā
7. Chiara Giovando (Atl. Monte Rosa Fogu) ITA – 45ā17ā
8. Ilaria Bianchi (La Recastello Radici Group) ITA – 45ā29ā
9. Elisa Compagnoni (Atl. Alta Valtellina) ITA – 45ā50ā
10. Valentina Belotti (Atl. Alta Valtellina) ITA ā 45ā52ā