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sabato, Dicembre 7, 2024

Sara Dossena: Posso fare meglio di un’ora e 13, ma per ora la mia vita è il triathlon

Sara Dossena mezza maratona verona febbraio 2015 vittoria photo credit Manuel Scarparo
photo credit Manuel Scarparo

La Giulietta e Romeo half marathon di Verona, per Sara Dossena, è stata l’ultima gara su strada della stagione (questo almeno prevede il suo programma). Tra poco, del resto, dovrà concentrarsi interamente su duathlon e triathlon, prendendo parte a eventi internazionali.

A Verona la Dossena si è lasciata dietro tutte le avversarie, sfinendole ad una ad una, e andando a vincere con il tempo di 1h13’25”. Le forti motivazioni che la spingono a chiudere (momentaneamente) il capitolo atletica si mescolano inevitabilmente ad un pizzico di malinconia al pensiero di dover abbandonare la disciplina preferita proprio in un momento in cui sta inanellando una soddisfazione dopo l’altra.

«Ho condotto la mezza maratona in modo regolare», racconta la protagonista in rosa nella città di Romeo e Giulietta. «Dal primo all’ultimo metro ho mantenuto lo stesso ritmo, gestendo al meglio lo sforzo. Certo, con il senno di poi ritengo che avrei potuto osare un po’ di più. Nei primi cinque chilometri mi sono trovata in un terzetto composto dalla svizzera Patricia Morceli, dalla sudafricana Irvette Van Zyl e da me. La sudafricana ad un certo punto si è staccata (ritirandosi, ndr) e poi al dodicesimo chilometro anche la svizzera ha cominciato a perdere terreno».

Sara_Dossena (1)La triatleta si è innamorata della città scaligera. «L’organizzazione della Giulietta e Romeo half marathon si è dimostrata impeccabile. Diecimila persone non sono facili da gestire. Ho avuto modo di osservare le vie della città mentre correvo e mi ha emozionato in particolare il passaggio in Arena: erano gli ultimi metri e avevo ormai la vittoria in tasca».

Portare a termine un percorso di 21,0975 chilometri in un’ora, tredici minuti e venticinque secondi è un risultato degno di nota. «Per me, però, non è un tempo ottimo. So che posso fare molto meglio. Ma ora la mia vita è il triathlon quindi va benissimo così. E in futuro… vedremo».

I suoi programmi proseguono con una serie di gare nazionali di duathlon mentre i campionati europei di aprile sono sempre più vicini. «Nel frattempo farò qualche gara internazionale di triathlon per capire il mio stato di forma nel nuoto. Sto puntando sul miglioramento in questa disciplina e sono curiosa di vedere i risultati dei lavori specifici, sia in acqua che in bicicletta». Ora Sara sta pedalando verso nuovi obiettivi. Con le scarpe da corsa nello zaino. Pronte da indossare per fare la differenza.

En.Ba.

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