La sensazione della vigilia per il Giro Internazionale Città di Trento in programma sabato 11 ottobre è quella che a sventolare sul podio di piazza Duomo sarà ancora una volta una bandiera africana. Il Trofeo Cassa Rurale di Trento, ufficializzato oggi nel corso di una conferenza stampa andata in scena presso la sede di Clm Bell a Trento alla presenza del presidente del Comitato Organizzatore Tiziano Bisoffi, del direttore tecnico Gianni Demadonna, del presidente di Cassa Rurale di Trento Giorgio Fracalossi, del presidente del Coni provinciale Giorgio Torgler, della direttrice dell’Apt di Trento, Monte Bondone e Valle dei Laghi Elda Verones e di Ezio Zappini, presidente del Comitato provinciale del Csi, tecnicamente si annuncia infatti di grande spessore per la presenza di alcuni fra gli atleti di colore più forti del momento, autori quest’anno di eccellenti tempi sulle varie distanze. Sulla carta si annuncia una sfida a quattro tutta africana fra i tre keniani Edwin Soi, che a Trento ha già vinto cinque volte, Moses Mosop, che si impose nella competizione trentina nel 2008, quando la manifestazione aveva un’altra denominazione, stabilendo anche il record, ancora imbattuto, con il tempo di 28’29”, quindi Thomas Longosiwa, con l’etiope Edris Muktar nel ruolo di quarto incomodo.
Non è comunque da sottovalutare anche il 27enne molisano Andrea Lalli, che vanta nel suo palmares ben 4 titoli europei di cross, fra i quali l’ultimo centrato nel 2012, oltre ad un argento agli europei under 23, mentre sui 10 mila metri (la distanza della competizione trentina seppure non lineare) ha un personale di 28’17”64. Fra l’altro l’atleta delle Fiamme Gialle è in eccellente forma, vista la vittoria di domenica scorsa nella Deejay Ten, la corsa su strada di 10 chilometri ideata dal noto conduttore radiofonico di Radio DeeJay Linus. Tornando al quartetto africano, il loro palmares e i loro riscontri cronometrici dicono con pochi dati la loro importanza nel campo della corsa mondiale. Basti pensare che il 28enne Edwin Soi si presenta con un bronzo ai Giochi Olimpici di Pechino nel 2008, un altro bronzo ai mondiali indoor di Doha nel 2012 e il miglior tempo stagionale sui 5000 metri nella scorsa stagione. Non gli è da meno il connazionale Moses Mosop, a Trento dopo alcune edizioni di assenza, che fra l’altro detiene la seconda prestazione al mondo di tutti i tempi sulla maratona con 2h03’06”, è primatista in pista sui 30 chilometri con 1h26’47”4, ha ottenuto un bronzo ai mondiali di Helsinki sui 10 mila metri e un oro ai mondiali di corsa campestre del 2007. L’altro keniano Thomas Longosiwa invece nel 2012 è giunto terzo alle Olimpiadi di Londra sui 5000 metri e qu arto ai mondiali di Mosca la scorsa estate. Il quarto incomodo, l’etiope Edris Muktar, ha dalla sua la giovinezza, con i suoi 20 anni, ma pure un buon motore, considerando che quest’anno ha fatto registrare la miglior prestazione mondiale stagionale sui 5000 metri, mentre nel 2013 ottenne il bronzo ai mondiali juniores di cross e nel 2012 il titolo iridato juniores sui 5000.
Anche quest’anno dunque al Giro Internazionale Città di Trento ci sarà la crema del podismo mondiale, alcuni fra i fuoriclasse degli altipiani che hanno un unico difetto, quello di non essere personaggi mediatici, ma il pregio di dare sempre tutto per vincere. Oltre al citato quartetto non sono da sottovalutare il marocchino Brahim Taleb e l’ucraino Dmytro Lashyn.
Per quanto riguarda gli italiani, oltre a Lalli, è confermata la presenza del grossetano Stefano La Rosa, un affezionato al Giro Internazionale Città di Trento, che sui 10 km ha un personale migliore di Lal li, un tempo di 28’13”62 stabilito nel 2012, vantando come migliori risultati un bronzo alle Universiadi e un argento ai Giochi del Mediterraneo. Ci sarà anche l’azzurro Ruggero Pertile, quarto agli europei di Maratona di Barcellona del 2010 e decimo alla maratona olimpica di Londra. Di interesse anche l’aspetto regionale, visto che sarà della sfida anche l’esperto Yuri Floriani, ma soprattutto le giovani promesse Yemaneberha Crippa e il fratello Nakagenet. E’ poi previsto un momento particolare, visto che il Giro Internazionale Città di Trento rappresenterà l’ultimo atto agonistico per l’esperto atleta napoletano Giovanni Ruggiero, 40enne della Forestale, che ha scelto proprio la competizione trentina, dove aveva esordito agonisticamente, per festeggiare il suo addio.
Il presidente Bisoffi, con il suo staff, in questi giorni sono particolarmente impegnati nel preparare con dovizia il teatro di gara, sul tradizionale anello d i 1 chilometro che verrà ripetuto dai big per 10 volte, cercando soprattutto di prevedere un allestimento che rispecchi il nuovo protocollo Green Event, che conferisce al Giro Internazionale Città di Trento la certificazione ambientale grazie ad importanti accorgimenti strutturali e lungo il percorso. Come nella tradizione il Giro Internazionale Città di Trento sarà poi un’importante opportunità di visibilità anche per lo sport giovanile, con una serie di competizioni dai più piccoli fino addirittura ai veterani che inizieranno dalle 15.30 su percorsi tarati in base all’età di partecipazione, richiamando in piazza Duomo e per le vie del centro complessivamente ben 1000 podisti, in gara per il campionato del Centro Sportivo Italiano. La manifestazione trentina inoltre ogni anno non si dimentica di ricordare due grandi amici di questa manifestazione che non ci sono più, ovvero l’alpinist a Fabio Giacomelli, al quale è stato dedicato un trofeo in palio a chi transita per primo al traguardo volante del terzo giro delle gare Csi categorie senior e amatori A maschile, quindi il Memorial Cosimo Caliandro, assegnato al traguardo volante al quinto giro della sfida internazionale, ricordando così la figura del forte atleta pugliese scomparso in un incidente in moto nel 2011.
credit photo: Daniele Mosna
Un poker di africani si gioca la vittoria al Giro Città di Trento
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