Valgrosina Trail, edizione zero promossa a pieni voti. Nonostante le forti precipitazioni di sabato notte, domenica mattina 8 agosto 2021 una decina di tester ha provato l’intero percorso. Una full immersion di vera montagna che li ha portati a toccare scorci di rara bellezza quali Cigoz, Redasco, Eita, Passo Vermulera, Val di Sacco, Biancadino e Diga Vecchia, prima di ritornare al punto di partenza nel centro di Grosio.
La loro è stata una lunga e faticosa giornata, accompagnata da un bel sole estivo ma resa impegnativa dal fango e dal fondo pesante che ha reso difficoltosi sia i tratti in salita, sia quelli in discesa. Che quella dell’Alta Valle fosse gara dura lo si sapeva, ora ne abbiamo la conferma cronometrica: i primi l’hanno chiusa in 8h37’. Sono giunti al traguardo stanchi, ma entusiasti. 70 spettacolari chilometri con 4350 m d+ sono il biglietto da visita di questa nuova gara che andrà in scena sabato 6 agosto 2022.
Tra i tester anche il sei volte iridato della corsa in montagna Marco De Gasperi: «È stata un’ottima edizione zero, il percorso offre degli spunti davvero interessanti. Il percorso non ha mai tratti banali che non vale la pena di attraversare e questa non è una cosa scontata nei trail di medio lunga distanza dove spesso si incappa in tratti monotoni dove la fatica mentale ha il sopravvento. Qui invece le condizioni cambiano sempre, si incontrano molte variabili è una vera ultra. Una gara destinata a diventare una classica di metà estate».
Al traguardo di Grosio il comasco del team Asics Luca Guglielmetti ha promosso a pieni voti gara e organizzazione: «Amo i trail e correre in montagna, ma raramente ho visto valli così belle come la Valgrosina. È spettacolare. La gara è dura, inutile negarlo. Noi abbiamo avuto l’handicap del fango che l’ha resa ancora più muscolare, ma questa è ultra per atleti preparati che amano i sentieri di montagna. Il mio giudizio? Più che positivo. Mi è piaciuto moltissimo il tracciato e promuovo a pieni voti anche l’organizzazione. Balisaggio e ristori erano perfetti. La gente lungo il percorso ci incitava… è stata davvero una bella esperienza».
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il lecchese Luca Vassena: «Bella e impegnativa sin da subito. Si parte con 1400 m di dislivello intervallati da due pianori. Il tratto centrale è da vera skyrace, molto molto tecnico. Bisogna sapersi gestire perché nella seconda parte diventa più corribile e nell’ultima discesa chi ha speso troppo potrebbe pagare dazio. I paesaggi sono spettacolari è una gara destinata ad avere successo. Ristori impeccabili e organizzazione top». Che dire, viste le premesse, non ci resta che segnarci in rosso sull’agenda la data di sabato 6 agosto e aspettare l’apertura iscrizioni.