Valeria Straneo alla Giulietta e Romeo Half Marathon per ricominciare a sognare. Verona il punto di partenza. Ā«Da un mese mi allena Stefano BaldiniĀ». La gara ĆØ in programma domenica 17 febbraio.

Ha giĆ partecipato nel 2014 e nel 2016. Parliamo dellāazzurra Valeria Straneo, primatista italiana di Maratona (2h23ā44ā) e medaglia dāargento mondiale ed europea sempre sulla distanza dei 42,195 km. Lāatleta alessandrina sarĆ al via, domenica 17 febbraio 2019, alla Giulietta e Romeo Half Marathon; correrĆ cosƬ per la terza volta sulle strade veronesi. Nel 2014 andĆ² bene, molto bene, vinse la gara e il titolo di campionessa italiana di mezza maratona con un brillante tempo cronometrico finale: 1h09ā45ā, lasciandosi alle spalle lāaltra azzurra Anna Incerti dopo unāavvincente sfida lunga tutta la gara. Nel 2016 al contrario non andĆ² come da programma: Ā«Soffro molto il freddo e quel giorno pioveva e cāera un vento gelido. Avevo problemi fisici, un infortunio muscolare arrivato pochi giorni prima che mi costrinse al ritiro al 17Ā° km e poi a star ferma diversi mesiĀ», queste le prime parole di Valeria Straneo quando parla della Gensan Giulietta e Romeo Half Marathon: Ā«PerĆ² ricordo bene anche il 2014. LƬ ĆØ stata festa, feci anche il primato del percorso di allora. Ero davvero in forma, ad agosto poi arrivai seconda ai Campionati Europei di ZurigoĀ».
Gioie e dolori negli anni seguenti per Valeria Straneo che domenica 17 febbraio a Verona inizierĆ , a quasi 43 anni, forse, una sua terza vita agonistica. Testualmente dalla scheda atleta sul sito Fidal si legge che con lāatletica ha cominciato subito dalle gare lunghe affidandosi poi allāallenatrice Beatrice Brossa. Nel 2006 ĆØ nato il suo primo figlio (Leonardo), lāanno dopo la seconda (Arianna), una scelta condivisa con il marito Manlio, ex quattrocentista ad ostacoli. Laureata in lingue e letterature straniere, ha lavorato in un asilo nido come educatrice con un contratto a tempo determinato. Nel maggio del 2010 lāoperazione che le ha cambiato la vita: lāasportazione della milza e di parte della colecisti. Un intervento reso necessario a seguito di una sferocitosi ereditaria che le aveva provocato grossi problemi di salute.
Qui nasce cosƬ la sua seconda etĆ agonistica: lāesordio assoluto in Nazionale a 35 anni agli Europei di cross 2011 di Velenje (Slovenia) dove si ĆØ piazzata decima. Il 15 aprile 2012 a Rotterdam ha migliorato il primato italiano di maratona con 2h23:44, ai Giochi olimpici di Londra 2012 si ĆØ piazzata fra le prime otto, quindi lāanno successivo ai Mondiali di Mosca ha colto lāargento al termine di una gara coraggiosa vissuta tutta al comando e nel 2014, agli Europei di Zurigo, di nuovo seconda. Dal 2017 ĆØ passata sotto la guida tecnica di Massimo Magnani e nel dicembre 2018 ĆØ tornata alla maratona dopo oltre due anni di assenza e poi ha iniziato a farsi seguire dallāolimpionico Stefano Baldini.
Ed ĆØ appunto da qui, dallāunione professionale con Stefano Baldini e con la sua prima gara ufficiale sotto la sua guida che parte lāatto terzo: Ā«Alla Gensan Giulietta e Romeo Half Marathon vorrei correre sul passo di 3ā25ā al km, ipotizzando di tagliare il traguardo sulle 1h12ā, penso di valere questo tempo ora, poi non si sa mai. Ć vero ho corso a inizio mese, vincendo, la Mezza maratona delle Due Perle, ma quella domenica ho fatto solo 1h18ā perchĆ© da tabella proprio di Baldini dovevo fare un lungo da 35 km cosƬ ho fatto 14 km prima del via ufficiale e ovviamente il ritmo in gara ĆØ stato piĆ¹ basso, ma piuttosto che allenarmi da sola nella quasi neve di AlessandriaĀ».
Sorride Valeria, si sente ottimismo nelle sue parole dopo due anni di quasi buio: Ā«SƬ ĆØ vero ho corso e anche benino la Maratona di Valencia lo scorso 2 dicembre, con una preparazione buona ma non straordinaria. Ho fatto il mio chiudendo in 2h30ā26ā, non male, sotto la guida di Massimo Magnani e dopo essere forse finalmente guarita da mille problemi ai bicipiti femorali che ĆØ il mio punto debole senza dubbio. Prima di allora era dalla maratona olimpica di Rio De Janeiro che non riuscivo a fare una maratona, finalmente a luglio ho trovato un medico a Torino che mi ha sistemato e del quale mi fido ciecamenteĀ».
Negli ultimi due anni anche due cambi di allenatori, fino ad arrivare a Stefano Baldini: Ā«Con la mia storica allenatrice Beatrice Brossa ĆØ stato come un divorzio di un matrimonio, molto doloroso anche personalmente, ma ho ritenuto che ormai fosse tempo di cambiare. Certe cose le senti e le vedi. Da risultati che non arrivano piĆ¹ e dagli infortuni: senti che forse si sta sbagliando qualcosa. Con Massimo Magnani ho iniziato nel settembre 2017 fino a dicembre 2018 a Valencia, una persona molto professionale e senza dubbio un grande esperto, molto attento e scrupoloso, non posso che essere soddisfatta. PerĆ² poi ho visto una foto di Baldini che allenava i fratelli Dini e lƬ mi si ĆØ accesa la lampadina, sono quelle cose che senti dentro e la mia decisione di cambiare ancora ĆØ stata immediata. Mi sono proposta a Stefano e ha accettato questa nuova sfidaĀ». Dicembre 2018 ĆØ stato dedicato al recupero fisico dalla Valencia Marathon, con il 7 gennaio, un mese fa, lāinizio vero dei lavori: Ā«Baldini ĆØ una persona scrupolosa, attento alle mie esigenze, sento che mi ascolta e questo credo sia fondamentale. Non sono certo quella di cinque anni fa quando macinavo 200 km alla settimana senza alcun problema, ora devo gestirmi magari allungando i tempi di recupero dopo allenamenti impegnativi. Tra etĆ e infortuni non sono certo un soggetto facile da allenare. Stefano si ĆØ studiato tutti i miei programmi di allenamento di anni fa, posso dire che ormai mi conosce molto bene. Sono molto fiduciosaĀ».
Un mese ĆØ andato, Verona e la Gensan Giulietta e Romeo Half Marathon sarĆ solo lāinizio di una nuova carriera: Ā«Lāidea ĆØ sognare ancora, vorrei fare una maratona in aprile o maggio sotto il muro delle 2h30ā, cosa che qualche anno fa facevo regolarmente e con relativa tranquillitĆ . Oggi sono cambiate tante cose, ma ce la metterĆ² tuttaĀ».