La terza volta di Matteo Eydallin e la prima volta di Robert Antonioli. Al femminile dominio di Mollaret e Harrop. LāAdamello Ski Raid 2023 ha ribadito che il piemontese e il valtellinese nelle gare di scialpinismo classico non hanno rivali. CosƬ lāottava edizione della classicissima di sci alpinismo.

I due alfieri del Centro sportivo Esercito si erano laureati campioni del mondo ai primi di marzo nella team race e si sono guadagnati anche la medaglia dāoro nella sfida di Pontedilegno Tonale. La gara ha messo in palio il titolo di campioni del mondo long distance team di sci alpinismo. Vittoria annunciata al femminile per le due dominatrici di stagione, le francesi Axelle Mollaret ed Emily Harrop, in una gara che aveva validitĆ anche come tappa del circuito La Grande Course e che ha visto complessivamente al via 260 concorrenti di 17 nazioni.
La gioia dei vincitori della gara, delle squadre salite sul podio e la soddisfazione di tutti gli scialpinisti giunti all’arrivo e del comitato organizzatore si sono però ben presto tramutate in tristezza e in cordoglio quando ĆØ giunta la notizia che uno dei concorrenti, colpito da un malore, era deceduto.
La tragedia in gara
Pur essendo stato prontamente assistito dal compagno di squadra e dal personale sanitario del soccorso alpino presente in quota e successivamente trasportato a valle dal servizio di elisoccorso col coordinamento dell’autoritĆ giudiziaria di Brescia, Omar Ferrero, 42 anni, di San Secondo di Pinerolo, tesserato per lo Sci club Prali Val Germanasca, che era in gara con il compagno Ivan Monnet ĆØ deceduto a causa di un arresto cardiaco. Il comitato organizzatore, shockato, ha deciso di limitare al massimo i toni celebrativi della premiazione, che si ĆØ svolta allāinsegna della massima sobrietĆ .
Cronaca gara maschile
Tornando alla gara, ĆØ stata una prestazione attenta quella dei due alpini azzurri, che hanno gestito nel migliore dei modi le proprie energie lungo i 30 km del percorso dell’Adamello Ski Raid 2023. La gara presentava un dislivello positivo di 3.115 metri e negativo di 3.455, con 12 cambi assetto, 4 salite, 4 discese, 4 tratti a piedi dei quali 2 in salita.
Al passaggio ai 2.990 metri di Passo Presena, al primo cambio pelli, sono giunte cinque coppie praticamente appaiate, i tre team italiani e i due francesi. Prima discesa e seconda salita verso il punto più alto della gara (Punta Venerocolo a 3.312 metri) ed arriva il primo colpo di scena, con il ritiro del team formato dal vermigliano Davide Magnini e dal valdostano Nadir Maguet, questāultimo in giornata no. Poco dopo ĆØ arrivato un altro forfait inatteso, nella competizione femminile, del team Italia 1 formato dalla veneta Alba De Silvestro e dalla valtellinese Giulia Murada, che aveva dichiarato prima del via di non essere al top. A Punta Venerocolo nulla era deciso, con i due team francesi composti da MathĆØo Jacquemod e Samuel Equy, e da William Bon Mardion e Xavier Gachet a ruota lāuno dellāaltro, cosƬ come la coppia italiana.
Lāesperienza di Eydallin e la tenacia di Antonioli hanno fatto la differenza sullāascesa a Cresta Croce, nel tratto conclusivo con gli sci nello zaino fino ai 3.307 metri di quota, quando sono riusciti a staccare, seppure di poco, gli avversari. Un vantaggio che si ĆØ gradualmente intensificato anche nellāultima salita ai 2.996 metri del Passo dei Tre Denti, quando i due hanno gestito la leadership nella discesa fino al traguardo di Ponte di Legno.
Robert Antonioli e Matteo Eydallin hanno cosƬ concluso la prova a braccia alzate l’Adamello Ski Raid 2023 dopo 4 ore 4 minuti e 24 secondi di gara, precedendo di 2’49” Matheo Jacquemod e Samuel Equy. Quindi a 7’2″ dai trionfatori sono giunti gli altri due transalpini William Bon Mardion e Xavier Gachet. Dopo 12 minuti ha tagliato il traguardo il secondo team italiano, formato dal trentino di Molveno Federico Nicolini e dallāaltoatesino di Ortisei Alex Oberbacher. Ancora più staccati il team Austria con Daniel Ganahl e Paul Verbnjak e poi la squadra svizzera con Pierre Mettan e Julien Ancay. La sfida Open ha visto emergere invece la coppia austro elvetica formata da Jakob Hermann e Martin Anthamatten (quarto tempo assoluto), davanti al team italo svizzero William Boffelli e Werner Marti.
Cronaca gara femminile

Senza storia la competizione femminile di Adamello Ski Raid 2023, con le fuoriclasse Axelle Mollaret ed Emily Harrop in testa giĆ dai primi metri di verticalitĆ , fino al traguardo, dove hanno concluso con il tempo di 4 ore 57 minuti 55 secondi. Ad oltre 6 minuti ĆØ poi giunto lāaltro team transalpino, composto dalle sorelle Lena e Candice Bonnel. Mentre la medaglia di bronzo mondiale ĆØ andata alla valtellinese di Valfurva Giulia Compagnoni in coppia con la piemontese di Coazze Ilaria Veronese.
Quarto posto assoluto, ma primo nella categoria Open femminile, per la coppia italiana formata dalla trentina di Molveno Elena Nicolini e dalla bresciana di Ponte di Legno Corinna Ghirardi. Hanno concluso la propria gara con il tempo di 5h23’17”.
Classifica Adamello Ski Raid 2023
Consultabile qui la classifica generale maschile e femminile dell’Adamello Ski Raid 2023.
Adamello Ski Raid in televisione
Una sintesi televisiva di 30 minuti si potrà seguire lunedì 27 marzo alle ore 18.30 su SportItalia. Sabato 1 aprile alle ore 12.40 su Rai Sport Hd. Programmazione anche sul canale televisivo sportoutdoor.tv sulle piattaforme delle principali smart tv e su un circuito di 100 tv locali di tutta Italia e straniere.
Hanno detto
Matteo Eydallin: Ā«Conosco molto bene le insidie dellāAdamello Ski Raid. Una gara lunga e impegnativa con un dislivello importante, dove ĆØ necessario gestire il proprio fisico. La mia esperienza e le due vittorie giĆ ottenute su questo tracciato nel 2015 e nel 2017 ci hanno suggerito di partire con calma, cercando un ritmo regolare il più possibile. Nella salita di Cresta Croce ci siamo trovati assieme alle due squadre francesi. Abbiamo aumentato la cadenza riuscendo a staccarle, e forzando anche nellāultima ascesa. Poi in discesa abbiamo gestito il vantaggioĀ».
Robert Antonioli: Ā«Sono proprio contento per questo titolo mondiale e per la prima vittoria allāAdamello Ski Raid. Ć stata una gara durissima e sono felice per il modo in cui sono riuscito a gestirmi. Grazie soprattutto allāesperienza di Matteo, che ha dettato il ritmo, soprattutto nellāultima salita in cui mi ha spronato senza sosta. In discesa ho anche avuto un piccolo infortunio ad un dito di una mano, cadendo, ma non ĆØ stato nulla di grave. Una discesa fino al traguardo interminabile, ma la vittoria fa passare tutte le faticheĀ».

Axelle Mollaret: Ā«LāAdamello Ski Raid ĆØ stata la gara più lunga e difficile della stagione, nel gestire le energie. Siamo partite subito forte con Emily, perchĆ© la coppia italiana De Silvestro e Murada era particolarmente temibile. Poi si sono ritirate, ma non ĆØ stata comunque una passeggiata, soprattutto dopo una stagione intensa dal punto di vista agonistico. Ć la mia seconda vittoria in questa gara e non posso che essere feliceĀ».
Emily Harrop: Ā«Sono davvero contenta per questo successo e per il titolo mondiale alla mia prima partecipazione allāAdamello Ski Raid. Una competizione lunga e complicata, che abbiamo cercato di affrontare gestendo le energie il meglio possibile e ci siamo riuscite. Sono stanca, ma particolarmente soddisfatta e voglio fare i complimenti allāorganizzazione per aver allestito un percorso di alta qualitĆ nonostante la poca neve in bassa quotaĀ».
Federico Nicolini: «Siamo stati con le prime tre squadre fino a metà gara, poi non siamo riusciti a mantenere il loro ritmo e ci siamo gestiti. Sarebbe stato bello conquistare un posto sul podio, ma davanti a noi sono andati più forte. Soddisfatto per la prestazione».
Alex Oberbacher: Ā«Con Federico abbiamo fatto unāottima gara, un ottimo compagno di viaggio, che voglio ringraziare. Il percorso ĆØ molto impegnativo, ma spettacolare. Gran bella garaĀ».
Giulia Compagnoni: «Centrare una medaglia ad un campionato mondiale è un sogno. Non si sono mai riuscita, perché accadeva sempre qualcosa di storto, oggi siamo state fantastiche con Ilaria in una gara durissima. Stavo bene, come del resto in tutta la stagione».
Ilaria Veronese: «Devo ringraziare Giulia per il suo continuo contributo in gara. Non è facile gestirsi su un tracciato così lungo e mi sono espressa bene pure in discesa. Felicissima».